martedì 18 novembre 2008

I cerchi si chiuderanno mai?

E’ ovvio che il titolo del post abbia preso spunto dall’ultimo post della Cri...Sono passati appena 2 mesi da quando ho in iniziato a lavorare e di conseguenza solo 2 mesi e mezzo che sono tornato dall’Australia…

La stessa sensazione che provavo giù, ossia di una percezione del tempo trascorso diversa da quella che si ha normalmente, la provo anche qui: i 2 mesi appena trascorsi da un certo punto di vista sono volati (avere il lavoro con scadenze aiuta nn poco) ma dall’altro mi sembra di essere in Italia da sempre e anzi, di nn essere mai stato in quella terrà un po’ così come l’Australia…

Ripensavo proprio ultimamente ai grandi cambiamenti che la mia vita ha fatto nell’anno appena trascorso: mi sono laureato, ho fatto uno stage, sono stato 6 mesi in Australia e adesso lavoro di nuovo…Tutti avvenimenti che però nn hanno permesso di chiudere definitivamente quello che c’era prima…Durante lo stage facevo sempre vita da universitario, adesso che lavoro penso a quello che era la mia vita fino a 3 mesi fa…

Presumo, visto che nn ho così tanta esperienza, che i capitoli della vita, seppur contigui, debbano rimanere separati gli uni dagli altri…Ed è proprio questo che adesso fatico a fare..CHIUDERE!

Ma nn solo l’Australia, che peraltro rimarrà aperta fino a quando almeno uno dei miei amici resterà là (muovetevi a tornare…;-)), ma anche la città di Parma…Città bellissima, dove ho vissuto 5 anni splendidi della mia vita…Finita l’università ho deciso di lavorare a Milano…eppure spesso sono di nuovo a Parma, malinconico e nostalgico, come se considerassi ancora aperto quel capitolo che invece dovrebbe essere chiuso!Tutti sono riusciti a staccarsi, perché io nn ce la faccio??Credo che alla fine mi debba auto imporre delle scelte che sono lontane dalla mia volontà iniziale, per poi poterne beneficiare in seguito…

E allora in questo periodo penso, mi interrogo, mi domando il perché di errori fatti nel passato, da cui avrei dovuto imparare e nei quali continuo a cadere…

Il post come spesso mi è successo è un’accozzaglia di pensieri, spesso confusi e slegati gli uni dagli altri…Ma il blog, che l’anno scorso ha svolto egregiamente la sua funzione terapeutica, credo possa tornare a farlo, perché ogni tanto scrivere e rielaborare attraverso un “foglio” e una “penna” permettono di sfogarsi più di ogni altro discorso fatto con se stessi o con gli alri…

Detto questo chiudo con una speranza, seppur di difficile attuazione visto che internet è sinonimo di “pubblico” e di mancanza di privacy, spero che a nessuno venga in mente “chissà se Dany ha aggiornato il blog?”...chiunque dovesse capitare di qui e abbia voglia di provare ad entrare nelle mie elucubrazioni è comunque ben accetto!;-)

lunedì 6 ottobre 2008

Golden Time

Siamo partiti tutti quanti con i ns ipod carichi...E devo dire che la musica è stata una fedele compagna di viaggio soprattutto in un paese come l'Australia dove i viaggi, che siano in bus o in macchina, sono tremendamente lunghi...
Così adesso mi capita, quando ho le cuffie ben piantate nelle orecchie, di incappare nell'ascolto di canzoni che hanno segnato il mio viaggio in Australia...Ed è incredibile come le canzoni mi ricordino momenti di transizione, momenti che altrimenti nn ricorderei neppure, quei momenti che mi ricordano di aver fatto un viaggio tanto lungo in Australia.
Probabilmente me ne dimenticherò alcune, ma questa ha la presunzione di essere la mia playlist australiana che voglio condividere con tutti ma soprattutto con i miei compagni di viaggio, sperando di suscitare in loro le stesse emozioni che provo io quando, all'ascolto di una di queste canzoni, provo chiudendo gli occhi...
Appena arrivato a Sydney la canzone che più mi capitava di ascoltare era Untouched delle Veronicas, sia perché sulle radio era iper inflazionata, ma anche perché Vito l'aveva come suoneria...L'avrò ascoltata migliaia di volte...Adesso, quando la riascolto nn mi viene in mente il cel di Vito, nn mi viene in mente la radio del Gab che la passava, ma mi viene in mente un triste pomeriggio di Aprile...Sono in un pulmino polveroso, stanco, sporco...era il ns primo giorno di farm e di raccolta di limoni; Vito e Mathias erano davanti mentre io ero in fondo. Ricordo che dalla radio era venuta fuori quella canzone e che 2 ragazze inglesi (una era rossa con la treccia, te la ricordi Vito?) si erano messe a cantarla strappandomi un sorriso... :-)
Prima di quest'aneddoto ci sono sicuramente quelli legati ad altre 2 canzoni. Piece of me di Britney Spears e Pictures dei Snap Sound System. La prima l'abbiamo ascoltata la prima volta in macchina nel ns viaggio Sydney - Brisbane e devo dire che mi ricorda (in realtà nn la sento molto perché nn la sopporto più... :-P) una coda per dei lavori in corso...eravamo in una strada contornata da alberi altissimi...Il bello è che nn capivamo assolutamente cosa dicesse...La prima interpretazione del ritornello è stata "do u wanna piss on me?" (quindi "vuoi pisciami addosso?"). Convintissimi della cosa iniziamo ad avere dei sospetti quando, sempre in farm, il ns amicone tedesco Mathias diceva in continuazione piss me off (ossia mi fa incazzare). Proviamo a riadattare la canzone in seguito alla rivelazione... Qualche giorno dopo la svolta...un canadese rompi coglioni, sempre sul pulmino sopra citato la canta e da lì capisco improvvisamente la vera frase..."do u wanna a piece of me??"... ... ...
La seconda canzone...Pictures...è stata sempre ascoltata in quel periodo...canzoncina che quando ti entra in mente difficilmente riesci a togliertela...E' stata sentita più volte, tra cui in una semi discoteca di Surfers Paradise, ma il titolo è stato ritrovato da Vito in un modo a me sconosciuto... :-)
Passiamo di gran carriera alla canzone di Fraser Island per eccellenza...Dror...uno dei ragazzi israeliani presenti si era portato le casse a cui attaccare il lettore mp3, quindi a differenza di tutti gli altri tour il ns era stato accompagnato da buona musica...Per quasi tutto il viaggio Dror ha continuano a dire che aveva una canzone apposta x Vito...Ed effettivamente ce l'aveva "My name in luca" di Suzanne Vega. Canzone che tra l'altro, oltre a ricordarmi Vito (è ancora viva in me la commozione quando, lasciata Perth e i due potatori, ascoltavamo quella canzone sulla ns Vagina..) mi ricorderà per sempre Fraser Island, insieme a una canzone degli Infected Mushrooms di cui adesso nn mi viene in mente il titolo... :-)
I successivi tormentoni sono stati...Apologize di Timbaland (it's too laaaaaaaaateeeeeee...cantata a squarciagola x le vie di Airlie Beach (o almeno credo)), Valerie sia nella versione di Amy Winehouse che in quella originale e Golden Touch dei Razorlight entrambe ascoltate sulla Pegasus alle Whitsundays...In particolare Golden Touch rappresenta x me la canzone simbolo del mio viaggio in Australia!!!Indimenticabile!!!!
Una volta presa la macchina poi tutte le canzoni sono confluite in una mega playlist...Gli ipod venivano messi su random fino a che nn si scaricavano...Tutti si caratterizzavano x qualcosa...Canzoni anni 80 e musica italiana il mio, canzoni di un genere a me sconosciuto e vasco+liga quello della Cri, canzoni nuove e truzze quello di Vito. Avevamo un po' di tutto quindi...
Under the Bridge dei Red Hot mi ricorda un tratto di strada da Cairns a Ingham e nn so né il perché né se l'abbiamo effettivamente ascoltata in quel frangente...
Shine on You Crazy diamond è stata la colonna sonora dei tramonti più belli che abbiamo visto nell'outback, già peraltro citata su questo blog.
Iris dei Goo Goo Dolls mi ricorda una mattina a Waikerie: io e vito che stiamo andando al lavoro e cerchiamo di capire il testo della canzone...interpretiamo, scriviamo sul cel, e rimandiamo avanti...il testo da noi composto aveva qualche problema ma quel giorno, in cui nn avevamo lavorato xché nn c'erano quei cazzo di bin, su internet abbiamo scoperto che nn avevamo fatto errori grossissimi...
American Boy di Estelle mi ricorda un sabato, sempre a Waikerie, in cui stavamo andando al lavoro e con noi c'era la Cri che x arrotondare voleva venire con noi...abbiamo cercato di fare la stessa cosa fatta x Iris ma è fallita miseramente...too difficult!!!:-)
What a Wondelrful World mi ricorda il tratto di strada tra Tom Price e Exmouth...
La donna cannone di De Gregori mi ricorda un campo di arance...anche in quel caso una mattina in attesa di iniziare a lavorare...Ma in realtà questa canzone è stata cantata e ricantata in continuazione...Che bella!!!
Tra la musica italiana vince il premio come canzone più ascoltata Cucurrucucu Paloma di Battiato...Ogni volta che la Cri guidava c'era sempre quella canzone...Siccome è stato ampiamente dibattuto riporto il testo nel ritornello in inglese, sapendo di fare cosa alquanto gradita soprattutto alla Cri!;-)

"lady Madonna

I can try
with a little help from my friends
oh oh goodbye Ruby Tuesday
come on baby let's twist again
once upon the time
you dressed so fine, Mary
like just a woman
like a Rolling Stone"

Da notare che avevo ragione io e che diceva Ruby Tuesday!:-P
Da seganalare, sempre tra la musica italiana, altre due canzoni storiche della ns storia. La prima è Rimmel sempre di De Gregori scaricata probabilmente a Cairns durante le ns maratone internettiane e Minuetto di Mina. In quest'ultimo caso ricordo che scambiavo sempre la voce di Mina con quella di L'aura e chiedevo ai dj in macchina di cambiare canzone, dimenticando tra l'altro che la canzone l'avevo scaricata io!!:-P
Per chiudere, visto che nn me ne vengono altre in mente ci metto Closing Time dei Semisonic. Canzone adattissima agli addii...
Ricordo in questo caso la mia partenza da Sydney...ipod nelle orecchie e Closing time in testa...una lacrima che scende sul mio viso, triste per una partenza anticipata e forse nn del tutto voluta...A ridarmi il sorriso Golden Touch e la mia ultima immagine d'Australia che sempre mi porterò in testa, l'Harbour Bridge e l'Opera House...

P.s. Se qualcuno di voi si ricorda altro lo scriva!!!

lunedì 8 settembre 2008

Missione Australia completata....Passo e chiudo!

Melbourne rappresenta l'ultima tappa del mio lungo viaggio in Australia; un viaggio che mi ha fatto vedere posti, paesaggi, fenomeni naturali e città che mai avevo visto nei miei precedenti viaggi.
Melbourne rappresenta, inoltre, a mio modo di vedere la più bella città australiana. Bisogna dire, x chi nn ha avuto la fortuna di andare in Australia, che lì le città nn sono di certo paragonabili alle classiche e storiche città europee: Melbourne, come Sydney del resto, è una città nuovissima, architettonicamente all'avanguardia, molto verde e disposta con senso logico. I muesei si trovano principalmente in una zona, gli stadi pure e il centro finanziario è tutto raggruppato, dando la possibilità di vedere, ben definito, uno skyline.
Il soggiorno a Melbourne è stato affrontato con sentimenti constrastanti: alla bellezza della città e all'interesse di visitarla si sono contrapposti l'insofferenza x un viaggio ormai giunto al termine e il "dramma" della vendita della macchina.
Partiamo da quest'ultimo argomento: abbiamo lasciato Perth con una macchina interamente nostra (abbiamo comprato la parte di Vito) consapevoli che tenerla era in assoluto la scelta migliore e con la speranza di poterla vendere facilmente come sarebbe successo a Perth se nn avessimo deciso di tenerla (dopo poco che avevamo messo gli annunci un italo-inglese si era offerto di comprarla a 2300$). Arrivati a Melbourne ci adoperiamo x le classiche operazioni di vendita: annunci su gumtree (sito di annunci gratuiti molto utilizzato) e annunci cartacei da mettere negli ostelli. La mattina successiva al ns arrivo arriva la prima chiamata: Greg è australiano e vorrebbe vedere la macchina anche se ne avrebbe viste altre. Dalle prime telefonate si capisce subito che Greg sarebbe stato un rompi coglioni...e così è stato. Dopo alcune peripezie riusciamo a fargliela vedere...Dopo averla praticamente smontata e distrutta ci ha fatto un'offerta al di sotto delle ns aspettative e dopo una contrattazione ci mettiamo d'accordo sui 2000$. Lì sorgono i problemi: lui viene pagato mensilmente, nn ha i contanti e prova a farseli prestare dicendoci che ci avrebbe richiamato. Mai più sentito, se nn con un messaggio in cui ci diceva che ne aveva presa un'altra. Iniziamo pian piano a capire che Melbourne, in inverno, nn è un mercato fiorente x le macchine. Dopo Greg nessuno x ben 5 giorni si fa sentire nonostante ripetute riduzioni di prezzo.
Da quando siamo partiti, tutti, durante il viaggio, provavano a dire dove e soprattutto come avrebbero passato le ultime sett in Australia. Io ho sempre pensato che mi sarebbe piaciuto passarle a Melbourne, ma mai avrei immaginato che l'ultima settimana fosse accompagnata da un'ansia incredibile che ti faceva pensare tutti i giorni a tutte le ore a una cazzo di soluzione x la macchina...Uffa!!!Nel momento in cui abbiamo smesso di pensarci 3 ragazzi tedeschi si sono presentati alla ns porta...l'hanno provata, l'hanno vista e nn l'hanno comprata. Per fortuna la Cri con grande forza morale, mentre ero all'aereoporto a Sydney è riuscita a trovare i compratori giusti che dopo dei rompimenti di palle l'hanno presa a 900...Anche questa alla fine è andata bene, anche se onestamente poteva andare molto meglio...
Di Melbourne, in realtà, nn c'è moltissimo da raccontare visto che come al solito nelle città abbiamo vagabondato x le vie senza una meta precisa (:-P)...Quindi metterò un po' di foto x far capire di cosa parlo.

Skyline

Brighton e le cabine dei ricchi

Ponte nn identificato sullo Yarra River

Botanic Garden

Ponte di cui ignoro il nome ai Docklands

Eureka tower

Rialto Tower

Sede Nab ai Docklands

Credo Queensbridge con Crown Casino sullo sfondo

Melbourne di notte

Questo si può considerare l'ultimo post australiano. Nn devo tirare le somme del viaggio perché in "sulla via di casa" ho già detto tutto quello che dovevo dire. Posso solo dire che il blog nn lo chiuderò (so che ve ne frega poco) ma ora si apre una nuova ed emozionante fase della mia vita e il blog è sì noioso da aggiornare ma mi permette di avere un riferimento x la mia vita. Negli anni a venire sarà bello rileggere tutto quello che ho fatto in questo periodo.
Per concludere e per far capire un po' alla gente cos'è stato questo viaggio posto 5 immagini che ripercorrono questa fantastica esperienza (sia le distanze che i giorni sono un po' approssimativi):


Sydney - Cairns (2700km in 50 giorni)


Cairns - Waikerie (4600km in 11 giorni)

Adelaide - Perth (9000km in 28 giorni)

Southwest (1000km in 4 giorni)

Perth - Melbourne (5000km in 9 giorni)

Direi niente male... :-P

sabato 6 settembre 2008

Niente Alberi ma tante emozioni

PREMESSA: sono già in Italia e parlerò al passato visto che le cose che descriverò le ho vissute quasi un mese fa e scusate se la narrazione sarà un po' concisa. Lungi da me ripercorrere la stronzata del Bent che scriveva al presente!:-D

Detto questo....Abbiamo lasciato Perth in una triste mattina di sole; come già saprete il saluto nn è stato facile e le lacrime che per alcuni sono scese (Cri) per altri sono state solo trattenute (io e Vito). La separazione, seppur fisiologica (interessi ed esigenze differivano), credo abbia fatto capire a tutti l'importanza dell'esperienza fatta e spero che abbia permesso di declassare le incomprensioni che si sono create durante il viaggio a semplici "incidenti di percorso".
Passiamo alla cronaca che ce n'è da raccontare...Uscire da Perth senza un cacchio di navigatore ci sembrava complicato ma nn così difficile e invece ci abbiamo messo la bellezza di 45min x trovare la strada maestra. Il primo giorno, in una tabella di marcia nn propriamente rilassante, prevedeva ben 800km con visita alla Wave Rock ad Hyden e poi su fino alla città mineraria di Kalgoorlie x visitare la miniera d'oro a cielo aperto più grande del mondo.
Il tratto fino ad Hyden è caratterizzato dalle "solite" distese di prati che contraddistinguono i Perth surroundings e dai 333333km di Vagina!
La Wave Rock è davvero impressionante, anche se x motivi di tempo limitato l'abbiamo vista solo da sotto e nn abbiamo fatto le mille camminate possibili che il parco metteva a disposizione.


La sosta è durata anche poco xché c'erano 3 giapponesi (o asiatici) che avranno fatto circa 1500 foto uguali impedendo a noi di farne e alla fine la Cri in modo molto polite ha dovuto chiedere loro :"can we take a picture without you?":-D
La ns corsa è continuata velocemente vs Kalgoorlie dove avremmo dovuto alloggiare in un ostello;col ns solito culo tutti gli ostelli della cittadina erano full e quindi sulla strada abbiamo trovato un caravan park che forniva roulotte parcheggiate. L'idea nn ci dispiaceva ma ns malgrado abbiamo successivamente scoperto che la roulotte nn è isolata termicamente dall'esterno e quindi dentro si raggiungono temperature anche inferiori a quelle che ci sono esternamente...Ecco qua il ns gioiellino!Roulotte ante-guerra!:-D



La mattina dopo ci siamo concessi una visita a Kalgoorlie e soprattutto alla miniera, chiamata Super Pit. Le foto rendono poca giustizia alla maestosità della cosa...impressionanti soprattutto i camion che trasportano il materiale (x farsi un'idea blog del Bent in cui descrive il camion visto a Tom Price!;-))



Dopo di che ripartiamo x la ns lunga giornata di guida guidando (io x imposizione) anche la strada dritta più lunga d'Australia, la famosa 90 mile straight (146km di starda dritta)...


Il problema del Nullarbor è che nel mezzo è difficile trovare backpacker accomodation (letti in camerata cheap) e infatti la sera arriviamo al crepuscolo a una roadhouse chimamata Madura che forniva solo camere di motel. Lì raggiungiamo il record di spese x accomodation, ben 73$ in 2...In quell'istante capiamo che il viaggio sarebbe stato molto ma molto dispendioso!
Apro una piccola parentesi: avrete notato che nel ns viaggio la cosa ricorrente è stata avere una calcolatrice in mano e fare conti di ogni genere; conti sui guadagni, conti sulla benzina consumata, conti sui km da percorrere. Avrete anche notato che mai e dico mai i ns conti si sono rivelati esatti...Guadagni sotto le aspettative (x l'ultimo esempio vedere il blog di Vito e leggere il mio prossimo post), destinazioni da raggiungere mai raggiunte...
Detto questo il secondo giorno saremmo già dovuti uscire dal Nullarbor attraversando il confine, fotografando la Great Australian Bight, passando dalla Nullarbor Roadhouse, foto al roadsign famoso, visita a Head of Bight x vedere le balene e raggiungendo o Penong o Ceduna. Secondo voi ci siamo arrivati??Certo che no...e contate che la mattina x le 7.30 si partiva...
Quello che è incredibile della strada che stavamo percorrendo è che si trovava in una zona di desolazione incredibile stile Stuart Hwy nel NT, ma con la differenza, di nn poco conto, di avere il mare a pochissima distanza, tant'è che in alcuni tratti lo costeggiava anche...



E' qua che abbiamo potuto ammirare le scogliere altissime della Great Australian Bight....è difficile da spiegare, ma immaginate una terra arida, con pochi alberi quindi SEMI DESERTICA (e guai a chi la chiama desertica!:-P) che a un certo punto si tuffa a picco, con una scogliera altissima in un mare di un blu intenso!





Da segnalare un gruppetto di vecchietti rincoglioniti che a un lookout si sono intrattenuti con noi chidendoci se nella loro direzione (andavano vs Perth) si potevano vedere balene. Noi rispondiamo negativamente e io mi permetto di chiedere il xché nn fossero andati ad Head of Bight, poco distante famosa xché è uno dei luoghi in Australia dove le balene partoriscono e dove si sa di poterne vedere tantissime (noi poche ore dopo ne abbiamo viste almeno una cinquantina);risposta: "avevamo la roulotte". Pensiero mio:"ma che cazzo c'entra?!?!?". Risposta mia:"ah...ok...bye..."
Prima di andare ad Head of Bight ci fermiamo alla Nullarbor Roadhouse (unici 30km in cui la hwy attraversa il vero nullarbor x poi rimmergersi nella cosiddetta "macchia marina" (definizione della national geo che nn riusciamo assolutamente a comprendere :-P)) dove ci danno la disponibilità x backpacker accomodation. Decidiamo di fermarci lì x la notte, circa 300km prima dei ns progetti... :-D







La Cri era in ansia per le balene e credo che sentirla urlare e correre per le rampe per l'emozione valga la fatica per arrivare fino a lì. Lo spettacolo è incredibile...si vedono le balene vicinissime e spesso anche con i piccoli...Un'emozione fortissima.

Questa è solo una delle 1000 foto che ho fatto... :-)
Altra piccola parentesi: arrivato a Perth avevo perso un po' di motivazioni, capendo che ero arrivato quasi alla fine del mio viaggio (da lì a 2 sett sarei tornato in Italia) e che difficilmente avrei trovato qualcosa che mi stupisse più del WA. E invece la bellezza dell'Australia è proprio questa...siamo partiti e da subito abbiamo visto cose che ci hanno emozionato e impressionato; ogni giorno era un giorno speciale...
Il giorno numero 3 salutiamo il Nullarbor ed entriamo nella Eyre Pensinsula che verrà ricordata come il posto più inospitale x backpacker di tutta Australia. ZERO OSTELLI!L'unico era a Kimba città "famosa" xché a loro modo di vedere sono nell'esatta metà dell'Australia; se sia vero nn lo so di certo!:-)
Cmq prima di trovare la sistemazione x la notte chiediamo consiglio all'information center di Ceduna xché volevamo vedere i sea lions a Point Labatt, unico problema è che la strada era sterrata e avevamo un po' di timori. Risposta:"no worries!!!u don't need a 4wd!!!". Avevamo già sentito quella frase, rivelatasi poi infausta...Decidiamo lo stesso di andare...Lungo la strada vediamo prima delle formazioni rocciose simili ai Devil's Marble (xchè loro sono così famosi e questi no??Misteri australiani)


La strada inizialmente è facile ma a un certo punto, a circa 15km dalla meta la macchina vibrava come mai nella sua vita e noi a maledire ancora una volta le persone dei vari information center!!:-@
Alla fine arriviamo e vediamo i sea lions distesi nella sabbia a prendere il sole!!Altra emozione incredibile!!

Se ingandite la foto si vedono... :-)
Il tratto di ritorno passa più alla svelta, come spesso succede, e puntiamo Kimba. Come al solito arriviamo là quasi con il buio e chi ha guidato Vagina sa quali sono le paure...:-)
Ora...Kimba è un buco di città, eravamo in mezzo alla settimana e oltretutto in inverno...l'ostello ovviamente era pieno!:-S
Troviamo un caravan park che ci offre tra qualche dubbio (secondo la titolare sarebbe stato freddo quella sera) una roulotte parcheggiata. Se la sera di Alice Springs è stata fredda, questa lo è stata 10 volte di +...Ho avuto i piedi congelati fino alle 10!!Mi sono svegliato 3 volte dal freddo!:-S
Il giorno numero 4 SAREMMO DOVUTI ARRIVARE ad Adelaide...Ma ovviamente ci siamo fermati prima, visto che alla Cri è giustamente venuto in mente che, passando da Pt.Augusta, potevamo fermarci e vedere i Flinders Ranges (a pochi km dalla città). E così abbiamo fatto...Qualche lookout x vedere il panorama e dell'arte aborigena rupestre


e camminata di 8km x vedere Wilpena Pound...nn posto le mie foto xché nn rendono, ma cercate qualche foto aerea in giro x rendervi conto del posto in cui eravamo!!
La sera dovevamo dormire all'ostello del Wiplena Pound Resort...ma secondo voi c'era posto?!?!?Ovviamente no...quindi abbiamo ripiegato su un ostello di Quorn, cittadina all'ingresso del parco, dove incredibilmente avevamo un ostello tutto x noi visto che eravamo gli unici ospiti!Fantastico!!!
Il quinto giorno raggiungiamo finalmente Adelaide con il progetto di rivedere i ragazzi koreani e magari fare un giro x la città. Peccato che poco sotto Pt.Augusta siamo entrati in una perturbazione che ci ha accompagnato fino a Melbourne con freddo, vento e pioggia!!!
I ragazzi koreani li vediamo lo stesso: a pranzo ci portano a mangiare in un ristorante koreano (molto buono) e la sera andiamo al Casino complice il fatto che x una di loro era l'ultima sera in Australia prima di tornare a casa...Al Casino nn siamo stati di molta compagnia visto che dopo 5 gg di silenzio radio ci siamo intrattenuti in una telefonata fiume con Vito e il Bent x raccontare ciò che avevamo visto!Dopo i classici saluti strappa lacrime ci siamo diretti in ostello...Il giorno dopo saremmo partiti x Melbourne
La mattina il tempo è ancora inclemente e regala vere e proprie showers intervallate da sprazzi di cielo sereno...Questa alternanza ci ha portato a vedere una ventina di arcobaleni nel giro di 2 gg...La prima tappa di avvicinamento alla Great Ocean Road ci porta a Mt.Gambier, seconda città più grande del SA e famosa x l'industria di legname. Nel tratto di strada x arrivarci scopriamo che in Australia si coltiva tutto, anche gli alberi da legname...Quindi intere distese di pini intervallate con campi in cui erano stati tagliati...Una desolazione incredibile!!
A Mt. Gambier decidiamo di dormire in un ostello ricavato da un ex prigione


La serata è stata di un freddo incredibile!!!!Mt. Gambier ce la ricorderemo anche perché lì abbiamo lasciato, purtroppo, la ns borsa verde della cena e la ns amata padella, colpa di un misunderstanding tra me e la Cri...:-(. Oltretutto ce ne siamo accorti la sera dopo quando stavamo x cucinare...Spirito di adattamento e fortuna ci hanno fatto mangiare una cena dignitosa... :-)
La città è carina ed è incredibile perché è stata costruita accanto a un lago vulcanico, il Blue Lake, che cambia tonalità di blu a seconda della stagione.

Ci sarebbero altre cose da dire e altre foto da mostrare ma se ricordate la premessa dovevo essere conciso e ovviamente nn è che lo sono stato molto, quindi qualche taglio lo devo pur fare...
Dopo Mt. Gambier il progetto iniziale era di arrivare il giorno 6 a Geelong poco sotto Melbourne e poi il giorno 7 in mattinata arrivare in città con calma...Abbiamo rispettato il progetto???ovviamente NO!!!
Iniziamo la Great Ocean Road solo alle 3 del pomeriggio e quindi ci siamo dovuti fermare subito a Pt.Campbell, poco prima dei famosi 12 apostoli. Siccome nn ne ho + voglia di scrivere e nella Great Ocean Road sono importanti le foto, eccole








Sicuramente col sole sarebbe stata bellissima, ma sono contento di averla vista con cielo nuvoloso, vento e mare agitato...Il paesaggio mi sembra apocalittico e il tempo ci ha permesso di accrescere ancor di più questa sensazione!
Domenica 24 Agosto entriamo trionfanti a Melbourne e con apparente facilità troviamo l'ostello, si vedeva dall'autostrada (:-P). A Melbourne c'è stato l'incubo della vendita della macchina e la visita della città d'Australia forse più bella, costruita benissimo e come al solito molto funzionale...
Ma questo è un altro discorso...Entro la prossima sett saprete cosa è successo anche lì!
A presto!

sabato 30 agosto 2008

Sulla via di casa

Eccomi qua...all'aereoporto di Sydney in attesa del mio volo che mi riportera' a casa. La giornata e' iniziata nn benissimo con il volo Melbourne-Sydney previsto alle 12 cancellato...Meno male che mi hanno chiamato e che c'era un volo alle 10.45, altrimenti avrei perso il volo da Syd.
Successivamente da casa riparlero' del bellissimo viaggio che mi ha portato, assieme alla Cri, da Perth a Melbourne e dedichero' anche un post al soggiorno a Melbourne City. Nel frattempo voglio pubblicamente ringraziare quelle persone che hanno reso questo viaggio un'esperienza unica: ovviamente mi riferisco ai miei compagni di viaggio con cui ho condiviso gioie, dolori, ansie, paranoie, incazzature e chi piu' ne ha piu' ne metta, in una convivenza lunga ben 6 mesi (col bent di 1 mese...)
Vito...pensarti a prunare uva senza di me e' terribile...E' da Bundaberg che facevamo coppia fissa in farm e devo dire con risultati nn brillantissimi...Ma chissene...alla fine abbiamo speso talmente tanto tempo insieme che alla fine, a malincuore, ci siamo dovuti separare... :-).Good Luck Mate!!!
Bent...con te ho passato solo 1 mese, vedendo una parte d'Australia F.A.N.T.A.S.T.I.C.A.!Sembra assurdo ma mi mancheranno le tue stronzate ma soprattutto la tua cucina!:-).
Un ringraziamento speciale va alla Cri, che da quando siamo partiti da Sydney ha avuto la pazienza di organizzare studiando guide e ogni singolo opuscolo che le capitava sotto mano. E' da meta' Giugno che so che sarei dovuto tornare a casa a fine Agosto e tu hai fatto in modo di farmi vedere in 2 mesi meta' Australia...Senza di te il MIO viaggio nn sarebbe davvero stato lo stesso!GRAZIE!;-)
Nn voglio scadere nel banale anche se probabilmente l'ho gia' fatto...Sapete tutti che probabilmente da solo nn avrei fatto lo stesso viaggio e VIVERE con voi ogni singola situazione e' stato indimenticabile!
Se mi guardo indietro sento ancora vive le emozioni che ho provato in questi mesi...
A presto!
Alla prossima puntata, australiana, ma scritta in terra italiana!

sabato 9 agosto 2008

Dovete sapere che in tutti gli stati australiani vige la quarantena. Quindi da uno stato all’altro nn si possono portare frutta e verdura fresche più altre cose varie tipo miele, noccioline con guscio. Questo genere di cose viene fatta x impedire la diffusione della fruit fly, un insetto capace di distruggere interi raccolti. Nei ns viaggi abbiamo sempre visto nei pressi del confine un ufficio di quarantena e vari cartelli che segnalavano la cosa. È stata la prima volta però al confine tra NT e WA c’era un vero e proprio posto di blocco con annessa ispezione del veicolo. È così che il WA ci accoglie nelle sue terre.La prima tappa era Kununurra e durante il viaggio assistiamo a uno spettacolo pazzesco. Forse il più bel tratto di strada dal punto di vista paesaggistico che abbiamo fatto finora: ranges lunghissimi e rossi con un contrasto tra cielo terra e vegetazione impressionante. Sotto consiglio della Cri decidiamo di dormire fuori città sulle rive del Lake Argyle (lago artificiale immenso addirittura 18 volte il bacino idrico del Sydney Harbour e chi conosce Sydney avrà le sopracciglia inarcate dallo stupore).

Il campeggio sovrasta dall’alto il lago e offre delle camminate che permettono di giungere a lookout panoramici davvero belli. Il giorno successivo decidiamo di dedicare metà mattina a una passeggiata (io e la Cri ci siamo svegliati alle 5.30-6 a causa del fuso del NT, visto che col confine abbiamo spostato l’orologio di un’ora e mezza indietro: ora le ore di differenza con l’Italia sono solo 6!) per vedere meglio il lago e nonostante un caldo afoso già dalle prime luci del giorno abbiamo la possibilità di vedere il lago da una prospettiva diversa da quella che dava il campeggio. Finita la passeggiata, 5km in un’ora e mezza, ci dirigiamo a Kununurra per vedere di trovare una 4x4 che ci permetta di andare a vedere un simbolo dell’outback come i Bungle Bungle situati in un parco accessibile solo con le 4 ruote motrici. I prezzi che ci dicono sono piuttosto alti. Alla fine si andava a spendere circa 200$ x 2 giorni compreso tutto. Per me il prezzo era accessibile ed ero l’unico sicurissimo della cosa, la Cri era un pochino indecisa, mentre il Bent e Vito erano più sul no visto che si volevano tenere i soldi x spenderli in altro modo. Quindi visto che siamo un gruppo democratico abbiamo deciso di nn andare. Mi spiace molto, avevo la possibilità di vedere il simbolo del Kimberly (regione che nn possiamo visitare perché serve una 4x4 visto che le strade sono tutte non asfaltate) e purtroppo questa volta nn è andata bene. Sto già pianificando un viaggio dedicato solo a questa zona e all’Arnhem Land vicino a Darwin che sempre x lo stesso motivo mi sono perso; chissà se avrò mai 2 sett di vacanze tutte attaccate x fare una cosa di questo tipo…
Ripartiamo da Kununurra vs le 2.30 convinti di poter arrivare alla città successiva (distante 370km) prima del tramonto. Al tramontare del sole ci troviamo però ancora in mezzo al nulla, con la città + vicina a 70km di distanza. I canguri vs il tramonto vengono fuori e attraversano le strade ed è molto pericoloso guidare in questo momento della giornata (è x questo che nell’outback è una fortuna se riuscite a vedere dei canguri vivi, visto che la quasi totalità di quelli che si vedono sono morti colpiti dai road train che continuano a viaggiare anche durante la notte e che sono talmente mastodontici che è già tanto se si accorgono di aver preso qualcosa). Individuiamo una piazzola di sosta dotata solo di 2 bidoni della spazzatura e decidiamo di accamparci nella notte. Mentre montiamo le tende scherziamo sulla possibilità di essere sorpresi nella notte da macchine di maniaci che si fermano nell’area di sosta. Il Bent in particolare tira fuori la possibilità che queste persone siano aborigene. Mentre la cena (alle 6) la cosa appare divertente ma lo diventa ancor di più quando appena coricati, vs le 7.30 e in pieno buio si ferma la prima macchina. Inutile dire che i componenti erano tutti aborigeni. La Cri era spaventata a morte ma era una situazione davvero divertente. Per fortuna nn è successo nulla, nonostante siano state molte le macchine che si sono fermate!:-)
Il mattino dopo, memori dell’esperienza del giorno prima riusciamo ad arrivare a Broome (città famosa x i raccoglitori di perle e anch’essa per le forti influenze asiatiche) in pieno pomeriggio e nonostante i campeggi quasi tutti pieni riusciamo a trovare un posto nei pressi della famosa Cable Beach: spiaggia bianchissima, Oceano Indiano dai colori fantastici e ovviamente un tramonto, con il sole che si tuffa in mare davvero speciale.

Broome è famosa x i suoi tramonti e x le gite sui cammelli sulla spiaggia: appena arrivati ci dirigiamo in spiaggia x vedere il sole tuffarsi nel mare turchese. Il tramonto è davvero bello, anche se il migliore resta quello di Darwin, mentre i cammelli mi deludono un po’…La spiaggia durante la bassa marea diventa talmente larga che è possibile guidarci quindi viene invasa da decine di automobilisti con 4x4 che si piazzano sulla battigia x vedere il tramonto. I cammelli per un lungo tratto sono costretti a passare dietro le macchine e quindi il quadro d’insieme, che sarebbe potuto essere splendido, viene rovinato un po’. Poi oltretutto 60$ x un’ora di cammello mi sembra abbastanza spropositato, quindi anche le successive sere ci siamo goduti solo il tramonto senza provare l’esperienza del cammello. A causa di un’irritazione/ustione/puntura d’insetto la Cri nn poteva stare al sole, quindi il secondo giorno mentre il Bent e Vito sono andati in spiaggia abbiamo fatto un giro nella minuscola città concentrandoci sulla zona del porto. Paesaggi caraibici, rocce rosse scolpite dal vento e cielo di un azzurro quasi finto sono stati il contorno di questa giornata.


Dopo 3 notti a Broome, dove la cosa che più mi ha colpito sono state l’umidità pazzesca e la conseguente nebbia (nebbia in senso italiano) che ci siamo beccati l’ultimo giorno, ci spostiamo vs sud. Il programma era arrivare alla città industriale di Port Hedland, famosa perché vi si trovano sia la Rio Tinto che la Bhp Billiton, le 2 più grosse società estrattive del mondo. La città è imbarazzante…una mega area retro portuale con enormi macchinari x la raffinazione del ferro. Il problema era semmai cosa fare dopo…si è ripresentata la possibilità di affittare una 4x4 x andare a vedere lo sconosciuto Karijini National Park (dalle foto sembrava davvero molto bello). Nonostante qualche problema decisionale alla fine si decide di andare con un programma siffatto: il primo giorno avremmo visto le cose che si potevano visitare con la ns macchina e il secondo io e la Cri (si è aggiunto anche il Bent alla fine, mentre Vito ha scelto di nn visitare il parco perché nn interessato) avremmo partecipato a un eventuale tour organizzato x vedere il resto del parco. Appena arrivati ci dirigiamo all’ennesimo bush camping (no docce, no acqua, no bagni, no elettricità) della ns vacanza e “piantiamo” la tenda su un letto di sassi e ghiaia. Dopo questa bella esperienza e soprattutto con l’idea che la ns nottata nn sarebbe stata delle migliori, ci dirigiamo al Dales Gorge. Il parco appare subito molto bello nonostante il cielo nuvoloso: montagne ricoperte di spinifex e alberi in cui si celano gole profondissime. La camminata ci porta a vedere nell’ordine le Fortescue Falls, la Fern Pool (dove io e la Cri ci concediamo un bagno nell’acqua ghiacciata con annessa nuotata sotto la cascata)

e la Circular Pool. Quest’ultima era un vero paradiso:descriverla nn è facile quindi metterò qualche foto che spero diano una minima indicazione di quello che ancora una volta abbiamo vissuto in questo magnifico paese.

La nottata nn è stata facile anche perché in mancanza di luce siamo andati a letto alle 7.30 dopo una buonissima aglio olio e peperoncino del Bent che, mal adattandosi al cibo in scatola cerca il più possibile di mangiare cibo italiano!:-)

Il giorno dopo come anticipato io, la Cri e il Bent partecipiamo a un tour organizzato: il tour sembra da subito molto da villeggiante, complice il fatto che siamo gli unici partecipanti ad essere sotto i 60 anni. Però iniziamo con un tè e dei muffin splendidi tanto che erano buoni e 4 chiacchiere con Jef, la ns guida, e gli altri compagni di viaggio. Le prime cascate, alla Joffre Gorge, le vediamo da un lookout visto che x i signori era già difficile scendere i 30 scalini che ci separavano dalla piattaforma del punto panoramico, quindi immaginiamoci cosa sarebbe stato x loro fare una camminata in cui si doveva scalare la roccia x arrivare alle acque cristalline della pool che le cascate formavano. Lì ci viene il presentimento di aver sprecato i 100$ che ci era costato il tour, ma x fortuna il bello della giornata doveva ancora venire. ;-)
La fermata successiva era all’Oxer lookout in cui si potevano vedere confluire 3 gole del parco (Joffre, Red e Weano Gorge): il punto panoramico sia dalla lonely planet che dall’opuscolo del tour veniva descritto come il posto più bello d’Australia ed effettivamente credo sia così. Ti trovi sospeso su una piattaforma che ti permette di vedere queste gole alte 100 metri e larghe qualche metro che si incontrano. Le foto purtroppo nn rendono giustizia a questo posto incantevole e da pelle d’oca.

Dopo un pranzo abbondante (che bello essere serviti e riveriti x una volta :-P) ci aspettava il pezzo forte della giornata (come se già il presentimento avuto in precedenza nn fosse stato spazzato via dall’Oxer lookout). Jef avverte tutti i partecipanti che sarebbe iniziata un adveture walk nella Weano Gorge fino alla Hand Rail Pool. I ns compagni di viaggio nn sembrano x niente spaventati e si vestono in costume e maglietta da veri villeggianti (io mi becco un signore che mentre mi cambiavo nel pulmino (ero in mutande) ha pensato di denudarsi mostrandomi il suo culetto da bambino…nn riuscivo a trattenere le risate e credo che se ne sia accorto :-P). Addirittura dobbiamo dare a Jef le macchine foto perché in un tratto del sentiero abbiamo dovuto camminare in una pozza in cui l’acqua ci arrivava fino alla vita. I signori e noi con loro superiamo la prova senza eccessivi problemi fino all’inizio della Hand Rail Pool. Lì Jef mette in guardia tutti visto che ora il percorso che fino a quel momento nn era stato difficilissimo, ma neanche facilissimo, passava da grado 3 a grado 5. Si fermano tutti tranne noi e altri 2 signori che però nn avevano in programma una nuotata nella pool (cosa che invece avremmo fatto noi). Il percorso è fantastico!!!Siamo dentro una gola ed è larga si e no 2 metri, mentre vediamo la fine sopra di noi a una cinquantina di metri. Scendiamo camminando nel percorso della cascata che in quel punto nn era molto ripido; dopo poco la gola si allarga a formare una piccolissima pool circolare, la costeggiamo, facendo attenzione alle rocce scivolose. La gola si stringe sempre di più e il letto della cascata si fa più ripido: ora la cascata è più intensa e le rocce sono davvero scivolose. Ci aiutiamo con un corrimano sistemato lì apposta e nella parte finale dove la pendenza è vicina al 100% c’è una corda che ci permette di calarci giù. Lo spettacolo per noi è fenomenale. La gola in quel punto si allarga a formare una pool di acqua cristallina contornata da rocce rosse. Jef ci dà appena 3 minuti disponibili x fare un bagno…E credo che nn ce ne sarebbero serviti altri. L’acqua è congelata, l’acqua più fredda in cui abbia mai nuotato in vita mia, complice anche il fatto che se alla base la gola si allarga il margine superiore rimane molto stretto a formare quasi una grotta dove il sole difficilmente batte. Una deviazione che meritava di essere fatta e che mi ha fatto vedere un posto remoto, poco conosciuto, ma pur sempre il posto più bello che ho visto in Australia. :-)
Dopo il karijini era difficile trovare qualcosa che mi entusiasmasse in egual misura e invece questo fantastico stato, il Western Australia, mi ha donato altre emozioni incredibili. Il tratto di strada da Tom Price a Exmouth è stato bellissimo ancora una volta, con incredibili rocce che si stagliavano all’orizzonte e fiori selvatici di colori vivacissimi. È davvero impressionante trovarsi in una zona dall’aria semidesertica e con rocce in prevalenza rosse e trovare fiori selvatici che crescono in mezzo al bush. Il Western Australia è infatti famoso anche per queste wild flowers ways in cui si possono ammirare tappeti di fiori stupendi.
Exmouth rappresenta x noi l’inizio della Coral Coast e ci arriviamo con la volontà di vedere la barriera corallina più grande su una costa occidentale con precisione al Nigaloo Marine Park. Dopo una visita al faro, molto bello e che domina la costa circostante, il giorno dopo ci dirigiamo a Torquaise Bay, chiamata così evidentemente x il color turchese delle sue acque. Nel viaggio x andare là (gita di soli 65km x raggiungere la spiaggia) le mie speranza sono di vedere x una volta un mare come quello raffigurato nelle foto, magari x nn essere più preso in giro come successo alle Whitsunday Islands. Quello che appare davanti a noi è davvero impressionante e un luogo che mi ricorda molto il viaggio fatto a Santo Domingo: spiaggia bianchissima, mare turchese (migliore di quello della Repubblica dominicana), in lontananza si vedono le onde oceaniche infrangersi contro la barriera.

Essendo “inverno” l’acqua nn è propriamente caldissima ma lo spettacolo nn è affatto male: sulla costa est ho visto varietà di coralli incredibili ma da questa parte ho visto molti più pesci. Nel pomeriggio mentre la Cri e il Bent si buttavano ancora x una sessione di snorkeling in un altro punto della baia io e Vito ci dedichiamo a una classica chiacchierata da spiaggia. Dopo il ritorno dei due decidiamo di fare un salto anche noi in una zona descritta come migliore di quella della mattina. È lì che succede l’incredibile…mentre sto nuotando x raggiungere la riva scorgo una piccola tartaruga sotto di me che si muove leggiadra. Richiamo l’attenzione di Vito e decidiamo di seguirla…Un’emozione incredibile…Essere in Australia, in un mare turchese e nuotare con una tartaruga!!!!!!!!!La Cri è da quando è partita che vorrebbe vederne una e purtroppo per lei nn c’era ancora riuscita infatti prima di buttarmi mi ha chiesto di urlare se avessi visto una tartaruga e così ho fatto: ho iniziato a gridare come un ossesso TARTARUGAAAAAAAA, TARTARUGAAAAAAAA, TARTARUGAAAAAAAA e a sbracciarmi!!!I due capiscono dopo un po’ che nn si tratta di uno scherzo malefico e ci raggiungono, quindi anche x loro c’è stata la possibilità di vedere questa bellissima creatura nella wild life. Peccato che i miei sbracciamenti e urla abbiano richiamato l’attenzioni di persone in spiaggia che hanno chiamato un bagnino che prontamente si è lanciato in canoa x “salvarci”. Da buon australiano, dopo aver sentito la ns scusa, ossia di aver visto una tartaruga, ha risposto col classico “no worries!!!” :-)

Il giorno dopo ci dirigiamo a Coral Bay, cittadina costituita da una strada che dà su una spiaggia splendida x vedere ancora una volta la barriera corallina ma in un punto diverso. L’aria al mattino nn è x niente calda quindi io e la Cri ammazziamo il tempo con una bellissima passeggiata (peccato che lei si sia “stranamente” devastata l’alluce…:-P) x poi lanciarci in acqua!L’acqua è congelata ma capisco perché questa sperduta cittadina sia chiamata Coral Bay. La barriera è talmente intricata e con talmente tante varietà di corallo che i pesci nemmeno si vedono…Fortunati i ns compagni di viaggio che si sono beccati anche 5 piccole mante!!!Invidia!!!:-)

Il giorno successivo siamo a Shark Bay e più precisamente al Dolphin Resort (nn prima di aver fatto un passo alle famose stromatoliti, delle rocce viventi che hanno dato la possibilità a creature più sofisticate come l’uomo di crescere: grazie al loro contributo l’atmosfera terrestre ha visto innalzarsi la percentuale di ossigeno del 20%; siamo arrivati lì sia grazie alla Lonely che grazie al libro di Bryson che ormai è diventato la lettura più comune del ns viaggio). A Shark Bay e più precisamente a Monkey Mia c’era la possibilità di vedere i delfini vicinissimi, visto che in cerca di cibo (e per il nutrimento che i ranger danno tutte le mattine) si avvicinano tantissimo alla riva.



Quindi in pochi giorni abbiamo visto tartarughe, delfini, pellicani…Ci mancava solo la balena che, puntualmente, si è presentata al largo di una scogliera a picco che abbiamo visto durante la discesa vs Sud. Dopo varie strade panoramiche splendide

e una camminata di 8km alle gole del Kalbarri National Park

(che ti fanno apprezzare l’Australia come un paese dove puoi vedere tutti i generi di climi, compreso un deserto a pochi passi dal mare) siamo arrivati a Perth. Qui il gruppo si dividerà…Io e la Cri proseguiamo vs Melbourne mentre Vito e il Bent ricaricano le batterie e il portafoglio qua a Perth.

Per il capitolo di Perth, Nullarbor e Melbourne probabilmente dovrò scrivere dall’Italia, ormai al mio ritorno mancano purtroppo solo una ventina di giorni (il 31 Agosto sarò a casa)…