mercoledì 30 aprile 2008

QDF a Fraser Island???SABABA!!!!!!!!!!!!


Abbiamo lasciato Bundaberg in una triste giornata di pioggia, come se il cielo avesse voluto, in quel modo, mettere la parola fine a un’esperienza che ci ha toccato, sia psicologicamente che fisicamente e arriviamo Hervey Bay, tranquilla cittadina del Queensland speranzosi di riuscire a goderci i pochi soldi racimolati nelle 2 settimane precedenti…
Il primo ostello in cui andiamo nn sembra affatto male, pochi soldi per notte e stanze davvero carine…Lì ci troviamo Christopher, tedesco ventenne di 2 metri che è in cerca, come noi, di un self-drive tour per Fraser Island e con la voglia di spendere il meno possibile…L’ostello è tanto carino quanto inadatto alle nostre esigenze, quindi decidiamo di rivolgerci ad altri e più rinomati ostelli. Il primo contatto con Hervey Bay nn è dei migliori…Il tempo è brutto, siamo stanchi causa jet lag da farm e io costringo tutti a fare una camminata bella lunga nella direzione opposta a quella dove dovevamo andare visto un mio precedente abbaglio sulla collocazione dei punti di interesse… :-P
La Cri dopo aver preso nuovamente in mano la situazione ci guida al Fraser Roving Backpackers (rinomato x avere tutto colorato di rosa, compresa la macchina che ci avrebbe portato a Fraser)


Per un trecentello ci becchiamo un pacchetto con Fraser Isalnd e Withsunday Island (nostra prossima tappa). Tutto ruotava attorno al tempo, come al solito…Le previsioni davano pioggia fino a martedì e possibilità di sole da mercoledì in poi; decidiamo allora di aspettare 2 giorni nella città del nulla in attesa del bel tempo…Inutile dire che lunedì e martedì siano stati 2 giorni splendidi, ma ad essere sinceri anche i 3 giorni su Fraser sono stati altrettanto spettacolari.
Martedì sera meeting in cui conosciamo gli altri componenti del gruppo: noi 4, 1 una ragazza tedesca (Lisa), 4 ragazzi israeliani (Dror e Shy di Haifa, Max e credo Yuval di un’altra città :-P).


Quest’ultimo era un sosia di Milo del Grande Fratello…vedere x credere… ;-) (nn vi dico qual'e' il nostro tripmate)




Il meeting è tutt’altro che interessante visto che il tipo parla un inglese ai più incomprensibile…quello che si capisce è che il giorno dopo saremmo partiti alle 7.30 in direzione spesa e poi sulla chiatta che ci avrebbe portato a Fraser.
La spesa va liscia e io riesco anche a beccarmi delle salsicce veg per il bbq della sera stessa, meglio di così si muore…;-)
Arrivati sull’isola ciò che colpisce immediatamente è la sua caratteristica principale, ossia com’è possibile che cresca una foresta tropicale in un’isola fatta completamente di sabbia??Misteri australiani a cui è difficile dare una risposta…




L’isola ha un mare inaccessibile per colpa dei simpatici animaletti che lo popolano (a parte delle piscine naturali di roccia, Champagne pools, che permettono l’unico bagno dell’oceano dell’isola). Per il resto ha un numero altissimo di laghi al suo interno, alcuni belli, come lake Wabby visitato il primo giorno e altri che rappresentano un paradiso in terra come lake Mckenzie visitato l’ultimo giorno…


I ragazzi sembrano subito simpatici, soprattutto Dror e Shy, gli altri 2 invece stanno più in disparte…Scopriamo che tutti hanno più o meno 25 anni visto che in Israele tutti devono fare almeno 3 anni di servizio militare obbligatorio. Questa cosa suscita da subito in me la voglia di saperne di più e infatti nella camminata di un’ora di ritorno da lake Wabby mi avvicino a Shy e gli chiedo qualche informazioni in più sulla cosa. Quello che stupisce infatti è il fatto che sembrano, anzi sono, ragazzi normali, ragazzi come me che però hanno vissuto in un Paese come Israele e proprio simili a me credo nn si possano definire. Shy, che in realtà rimane piuttosto stupito dal fatto che me ne possa fregare qualcosa della questione, mi dice, non senza sorpresa, che la situazione in Israele è meno drammatica di come appare in televisione e che in realtà gli scontri, quando ci sono solo nella zona di confine o comunque nella striscia di Gaza, che Gerusalemme è una città splendida, come immaginavo. Israele è talmente piccolo che con 3 ore di macchina lo attraversi. Anche Haifa è piuttosto carina ma il centro giovanile è rappresentato da Tel-Aviv. Tutte città che risuonano nella mia mente più x attacchi terroristici piuttosto che per standard di vita elevati. Per quanto riguarda il militare mi dice che tutti in Israele fanno i loro anni obbligatori, poi viaggiano per un po’ di tempo (in Australia abbiamo scoperto che in realtà ce ne sono un sacco) e poi tornano in Patria per iniziare l’uni. Mi parla del militare come di un’esperienza estremamente formativa, e non particolarmente pericolosa, a meno che tu nn faccia parte della fanteria e quindi vada nelle zone calde della regione…Per evitare ogni dietrologia mi sembra il caso di sottolineare che riportando questa conversazione nn voglio assolutamente dare un giudizio di merito sulla situazione, anche perché non è stata minimamente toccata durante la chiacchierata…;-)
Dopo aver soddisfatto la mia sete di sapere è l’ora di campeggiare, prima ci godiamo la vista del famoso Maheno Shipwreck



La serata è ventosa e il problema è che fa buio molto presto e arrivare a un’ora decente per andare a letto (considerando anche la sveglia presto il giorno dopo) nn sembra facile...Tra salsicce, bistecche, cipolle, insalata e qualche birra riusciamo ad arrivare alle 9 e si va a letto…Dormire sulla sabbia dura è un’esperienza che spero di nn fare mai + nella mia vita…La mia schiena che già era painful a causa della farm nn ha goduto x nulla...
Il giorno dopo, a causa di un misunderstanding nella lettura del programma, peraltro chiarissimo, che ci avevano dato, partiamo alle 8 invece che alle 7: la cosa detta così sembra normale ma in realtà nn lo è visto che alle 10 del mattino sale l’alta marea e l’arteria principale dell’isola, la 75 miles beach, una stradona di appunto 75 miglia fatta stranamente (:-P) di sabbia diventa impraticabile visto che le macchine nn possono assolutamente entrare in contatto con l’acqua salata, pena la perdita della caparra (bond) di ben 1000$...Sti cazzi!
La giornata prevedeva la visita a Indian Head e alle sopracitate Champagne pools






e dopo di esse mi sono cimentato nella guida sulla sabbia…Esperienza particolare ma senza grossi sussulti…
La sera nuovo accampamento in un anfratto a metà tra la foresta e la spiaggia…


Il menù della serata prevedeva spaghetti con un sugo di pomodoro x me e una bolognese sauce…Preferisco nn chiamarlo ragù perché sarebbe un insulto alla cucina italiana!;-). La pasta faceva abbastanza cagare ma ne abbiamo mangiata davvero un sacco, accompagnata da alcune goon (cartone da 4,4 litri di vino alla modica cifra di 9$..vi lascio immaginare la bontà…:-P). Nn senza difficoltà ma per motivi opposti rispetto alla prima sera………………raggiungiamo la tenda per dormire. La notte è dura da superare a causa del terreno quasi + scomodo di quello della prima sera e dal freddo pungente. La mattina dopo ci svegliamo a un orario quasi decente con Dror distrutto dalla sera prima (era il suo compleanno, stesso giorno di Ste, Auguri! e stesso giorno dell’Anzac Day australiano (stando qua ho scoperto nn senza sorpresa che l’Australia ha partecipato alla seconda guerra mondiale, quindi mentre noi il 25 Aprile abbiamo il Giorno della Liberazione, qua c’è una sorta di giorno della memoria)).
Il terzo e ultimo giorno era dedicato a lake Mckenzie raggiungibile con una strada (anche questa di sabbia, perché tutto sull’isola è fatto di sabbia) davvero malmessa, ma arrivati lì questo è lo spettacolo che si è presentato ai nostri occhi…Quindi niente parole, just pictures…;-)




Dopo di questo siamo tornati in ostello, contenti per un’esperienza unica e indimenticabile, iniziata con poche aspettative, almeno da parte mia, ma che forse proprio per questo mi ha soddisfatto tantissimo…
Dopo Hervey Bay siamo stati ad Agnes Water in un ostello davvero incredibile, il migliore da quando siamo partiti: atmosfera rilassata, ampi spazi, un giardino tropicale..roba da innamorarsi e nn lasciarlo più e invece siamo partiti dopo 2 giorni in direzione Airlie beach a mezzanotte rampa di lancio x le Whitsunday Islands…Adesso siamo qui ad aspettare in attesa che arrivi mercoledi' prossimo x salpare!!:-)
Per finire una piccola riflessione…Di questa esperienza (in Australia) credo mi rimarrà soprattutto il fatto di aver conosciuto persone di tutti i tipi, persone che magari in altri ambiti nn avresti mai conosciuto o con cui semplicemente nn avresti mai parlato. Qua invece è diverso: siamo stati a contatto con 6 persone che probabilmente nn vedremo mai + nella nostra vita e per soli 3 giorni, persone che però in quei 3 giorni sono stati quasi i nostri migliori amici…Poi ci si saluta, ci si scambia i contatti, ma chissà se mai qualcuno avrà la voglia di sentire l’altro. Allora si rinizia il viaggio, c’è chi va a sud e chi va a nord, andando in cerca della meta prefissata, ci si ferma in un altro ostello e lì si incontra sempre qualcun altro che va a sostituire le persone appena lasciate, come in una catena di conoscenze senza fine…That’s it…

mercoledì 16 aprile 2008

Dalle stelle alle STALLE

Che dire…Siamo arrivati in questa “città” pieni di aspettative…sicuri dei conti che avevamo fatto, sicuri che i calcoli sulle fantasmagoriche possibilità di guadagno che una farm poteva offrire nn sarebbero stati disattesi, infischiandocene dei racconti di chi, prima di noi, aveva lavorato in questo campo. L’arrivo nell’ostello è sembrato surreale, un posto che per 160$ ci dava alloggio, ci trovava un lavoro e ci portava al lavoro gratuitamente…Poi con il tempo si capisce che se il padrone di un ostello fa tutto questo qualcosa sotto ci deve essere e allora si scopre che l’ostello è una merda, che la camera che abbiamo “riservato” è la peggiore dell’ostello, che la suddetta camera è proprio accanto alla cucina e dalle 3.30 del mattino, quando la gente inizia a svegliarsi, alle 7, sembra di essere catapultati nel bel mezzo di una casa nel vivo della sua attività: c’è chi mangia, chi apre quella dannata cella frigorifera che abbiamo al posto dei normali frigoriferi, (un oliata alla porta starebbe tanto male??), chi urla, chi guarda la tv a un volume tale che nn si capisce se si sta dormendo xché è notte oppure si sta assistendo a un concerto, il tutto condito con quella sana maleducazione da parte dei capi che ti viene voglia di appiccare un incendio ogni volta che devi prepararti la cena (ps. La cucina di casa mia è + grande, solo che a casa mia siamo in 4 e nn in 100 come in questo posto).

Il primo giorno di vita campagnola è stato caratterizzato da fortune alterne, c’è chi si è ritrovato a lavorare senza un briciolo di voglia (Cri), chi si è sentito costretto a nn fare nulla come un cane in gabbia (Vito) e chi, come me, che complice alcune pratiche burocratiche da risolvere (apertura di un conto corrente australiano) ha approfittato del giorno di relax. Dopo aver fatto il conto siamo andati a fare la spesa di cose di seconda mano, xché ci avevano avvertito che le cose che si usano in farm nn le rimetteremo mai + nella nostra vita…Il negozio viene svaligiato e io mi porto a casa: 1 paio di jeans di CK (4$), 2 magliette (1$ each), un paio di scarpe (1,5$), 1 paio di bermuda (1$), un cappello (50cent). Essere uscito da quel posto pieno di roba e spendendo la bellezza di 9$ ha aumentato l’eccitazione x un posto che sembrava essere davvero il paradiso…

Al ritorno della Cri iniziamo a capire che nn è tutto oro quello che luccica e nonostante lei venga pagata piuttosto bene ci dice che il lavoro è palloso e faticoso…La sera stessa esce il roster con i turni…Io e Vito siamo di nuovo in standby, quindi a quanto pare nn si lavora nemmeno il giorno dopo…Andiamo a letto incuranti del fatto che quando si è in standby bisogna essere pronti come se si lavorasse xché puoi essere chiamato nel caso ci fosse bisogno e con solo mezz’ora di preavviso…

Ovvio che alle 8:45 del martedì veniamo buttati giù dal letto dal Boss che ci dice che servivano 2 persone nel lemon picking e che si partiva alle 9.30…Partiamo carichi di speranze e voglia di fare…La “piantagione” è lontanuccia dalla città e ci tocca anche un bel tratto su strada sterrata che ha come conseguenza l’entrata di una nube di polvere di dimensioni poco inferiori a quella di Chernobyl all’interno del bus (i miei polmoni godono un sacco).

I primi giorni i van erano guidati da ragazzi lavoratori come noi che si prestavano alla guida, ma gli ultimi giorni abbiamo fatto la conoscenza di un autentico idolo, del quale x i primi 5 gg avevo ascoltato la voce durante la notte (la ns camera oltre ai difetti già citati è accanto alla base di partenza della gente che lavora, quindi quando i guidatori fanno l’appello si sente tutto). Il nome di questo idolo è Paul Civillian (il suo bus ha anche il suo nome scritto sopra) tutti i giorni vestito in questo modo: cappellino, occhiali da sole in stile velico, maglietta bianca, short da atletica, orecchino all’orecchio con la croce. Mettete tutto questo in un uomo di un metro e sessanta e con una voce gracchiante e capirete anche voi xché lo considero un mio idolo… :-P

Anyway, dopo un breve training ci uniamo a un tedesco del ns ostello x il nostro primo giorno…Dopo circa mezz’ora di lavoro capiamo che il lemon picking è una fucking shit!Il guadagno è a contratto, quindi + fai e + guadagni e anche se detta così sembra una figata, quando ci hanno detto che ci avrebbero dato 100$ x ogni bin completato abbiamo capito che fare tutti i soldi preventivati nn sarebbe stato x nulla facile…

In più i simpaticissimi alberi di limoni lasciano dei ricordini su ogni parte scoperta del tuo corpo che ti fanno rimpiangere tutte le volte che hai pensato “beh magari raccogliere limoni è una cazzata”. Queste sono le mie braccia dopo una settimana di lavoro…


Certe volte ho paura ad andare in giro e che la polizia mi consideri un maniaco depressivo con il passatempo dell’autolesionismo… :-)

Ogni giorno la voglia di fare quel cavolo di lavoro diminuisce sempre di più, e nonostante a metà strada abbiamo perso il tedesco che ha deciso di dedicarsi alla sistemazione delle piante di pomodori, i guadagni teorici nn sono mai stati superiori ai 100$ al giorno. Così dopo 8 giorni consecutivi finalmente sono tornato in standby. I guadagni della settimana scorsa si sapranno domani…Ma la fiducia ormai è stata rimpiazzata dalla consapevolezza che l’inculata è dietro l’angolo…

Quando fai una cosa del genere hai molto tempo per pensare…I primi giorni tornavo a casa e mi chiedevo “ma che cazzo sto facendo??”. Adesso dopo 8 giorni sono troppo stanco per pensarlo e quindi mi illudo di essermi abituato al fatto che questa è una cosa normale…

Essere passato dal parlare di hedge funds ai trend di raccolta di limoni, pomodori e zucchini mi mette una tristezza davvero profonda…E nn è una questione di poca capacità di adattamento come alcuni potranno pensare, xché solo stando qui uno si accorge di fare cose che mai nella sua vita avrebbe fatto…E ogni cosa è diversa dall’altra…La prima volta che sono stato in ostello mi è sembrato assurdo e adesso lo considero normale, magari andando avanti considererò normale anche lavorare nelle farm ma ne dubito fortemente…Come del resto dubito che mi mancherà mai una vita del genere…Chi avesse delle rimostranze o delle critiche da fare lo faccia SOLO dopo aver raccolto limoni o qualsiasi frutta e verdura x almeno 8 giorni… :-)

Dopo un post ultra polemico comunico ufficialmente che sono rientrato in possesso della mia carta di credito!!!:-)