sabato 30 agosto 2008
Sulla via di casa
Successivamente da casa riparlero' del bellissimo viaggio che mi ha portato, assieme alla Cri, da Perth a Melbourne e dedichero' anche un post al soggiorno a Melbourne City. Nel frattempo voglio pubblicamente ringraziare quelle persone che hanno reso questo viaggio un'esperienza unica: ovviamente mi riferisco ai miei compagni di viaggio con cui ho condiviso gioie, dolori, ansie, paranoie, incazzature e chi piu' ne ha piu' ne metta, in una convivenza lunga ben 6 mesi (col bent di 1 mese...)
Vito...pensarti a prunare uva senza di me e' terribile...E' da Bundaberg che facevamo coppia fissa in farm e devo dire con risultati nn brillantissimi...Ma chissene...alla fine abbiamo speso talmente tanto tempo insieme che alla fine, a malincuore, ci siamo dovuti separare... :-).Good Luck Mate!!!
Bent...con te ho passato solo 1 mese, vedendo una parte d'Australia F.A.N.T.A.S.T.I.C.A.!Sembra assurdo ma mi mancheranno le tue stronzate ma soprattutto la tua cucina!:-).
Un ringraziamento speciale va alla Cri, che da quando siamo partiti da Sydney ha avuto la pazienza di organizzare studiando guide e ogni singolo opuscolo che le capitava sotto mano. E' da meta' Giugno che so che sarei dovuto tornare a casa a fine Agosto e tu hai fatto in modo di farmi vedere in 2 mesi meta' Australia...Senza di te il MIO viaggio nn sarebbe davvero stato lo stesso!GRAZIE!;-)
Nn voglio scadere nel banale anche se probabilmente l'ho gia' fatto...Sapete tutti che probabilmente da solo nn avrei fatto lo stesso viaggio e VIVERE con voi ogni singola situazione e' stato indimenticabile!
Se mi guardo indietro sento ancora vive le emozioni che ho provato in questi mesi...
A presto!
Alla prossima puntata, australiana, ma scritta in terra italiana!
sabato 9 agosto 2008
Il campeggio sovrasta dall’alto il lago e offre delle camminate che permettono di giungere a lookout panoramici davvero belli. Il giorno successivo decidiamo di dedicare metà mattina a una passeggiata (io e la Cri ci siamo svegliati alle 5.30-
Ripartiamo da Kununurra vs le 2.30 convinti di poter arrivare alla città successiva (distante 370km) prima del tramonto. Al tramontare del sole ci troviamo però ancora in mezzo al nulla, con la città + vicina a 70km di distanza. I canguri vs il tramonto vengono fuori e attraversano le strade ed è molto pericoloso guidare in questo momento della giornata (è x questo che nell’outback è una fortuna se riuscite a vedere dei canguri vivi, visto che la quasi totalità di quelli che si vedono sono morti colpiti dai road train che continuano a viaggiare anche durante la notte e che sono talmente mastodontici che è già tanto se si accorgono di aver preso qualcosa). Individuiamo una piazzola di sosta dotata solo di 2 bidoni della spazzatura e decidiamo di accamparci nella notte. Mentre montiamo le tende scherziamo sulla possibilità di essere sorpresi nella notte da macchine di maniaci che si fermano nell’area di sosta. Il Bent in particolare tira fuori la possibilità che queste persone siano aborigene. Mentre la cena (alle 6) la cosa appare divertente ma lo diventa ancor di più quando appena coricati, vs le 7.30 e in pieno buio si ferma la prima macchina. Inutile dire che i componenti erano tutti aborigeni. La Cri era spaventata a morte ma era una situazione davvero divertente. Per fortuna nn è successo nulla, nonostante siano state molte le macchine che si sono fermate!:-)
Il mattino dopo, memori dell’esperienza del giorno prima riusciamo ad arrivare a Broome (città famosa x i raccoglitori di perle e anch’essa per le forti influenze asiatiche) in pieno pomeriggio e nonostante i campeggi quasi tutti pieni riusciamo a trovare un posto nei pressi della famosa Cable Beach: spiaggia bianchissima, Oceano Indiano dai colori fantastici e ovviamente un tramonto, con il sole che si tuffa in mare davvero speciale.
Broome è famosa x i suoi tramonti e x le gite sui cammelli sulla spiaggia: appena arrivati ci dirigiamo in spiaggia x vedere il sole tuffarsi nel mare turchese. Il tramonto è davvero bello, anche se il migliore resta quello di Darwin, mentre i cammelli mi deludono un po’…La spiaggia durante la bassa marea diventa talmente larga che è possibile guidarci quindi viene invasa da decine di automobilisti con 4x4 che si piazzano sulla battigia x vedere il tramonto. I cammelli per un lungo tratto sono costretti a passare dietro le macchine e quindi il quadro d’insieme, che sarebbe potuto essere splendido, viene rovinato un po’. Poi oltretutto 60$ x un’ora di cammello mi sembra abbastanza spropositato, quindi anche le successive sere ci siamo goduti solo il tramonto senza provare l’esperienza del cammello. A causa di un’irritazione/ustione/puntura d’insetto la Cri nn poteva stare al sole, quindi il secondo giorno mentre il Bent e Vito sono andati in spiaggia abbiamo fatto un giro nella minuscola città concentrandoci sulla zona del porto. Paesaggi caraibici, rocce rosse scolpite dal vento e cielo di un azzurro quasi finto sono stati il contorno di questa giornata.
Dopo 3 notti a Broome, dove la cosa che più mi ha colpito sono state l’umidità pazzesca e la conseguente nebbia (nebbia in senso italiano) che ci siamo beccati l’ultimo giorno, ci spostiamo vs sud. Il programma era arrivare alla città industriale di Port Hedland, famosa perché vi si trovano sia
e
La nottata nn è stata facile anche perché in mancanza di luce siamo andati a letto alle 7.30 dopo una buonissima aglio olio e peperoncino del Bent che, mal adattandosi al cibo in scatola cerca il più possibile di mangiare cibo italiano!:-)
Il giorno dopo come anticipato io, la Cri e il Bent partecipiamo a un tour organizzato: il tour sembra da subito molto da villeggiante, complice il fatto che siamo gli unici partecipanti ad essere sotto i 60 anni. Però iniziamo con un tè e dei muffin splendidi tanto che erano buoni e 4 chiacchiere con Jef, la ns guida, e gli altri compagni di viaggio. Le prime cascate, alla Joffre Gorge, le vediamo da un lookout visto che x i signori era già difficile scendere i 30 scalini che ci separavano dalla piattaforma del punto panoramico, quindi immaginiamoci cosa sarebbe stato x loro fare una camminata in cui si doveva scalare la roccia x arrivare alle acque cristalline della pool che le cascate formavano. Lì ci viene il presentimento di aver sprecato i 100$ che ci era costato il tour, ma x fortuna il bello della giornata doveva ancora venire. ;-)
La fermata successiva era all’Oxer lookout in cui si potevano vedere confluire 3 gole del parco (Joffre, Red e Weano Gorge): il punto panoramico sia dalla lonely planet che dall’opuscolo del tour veniva descritto come il posto più bello d’Australia ed effettivamente credo sia così. Ti trovi sospeso su una piattaforma che ti permette di vedere queste gole alte
Dopo un pranzo abbondante (che bello essere serviti e riveriti x una volta :-P) ci aspettava il pezzo forte della giornata (come se già il presentimento avuto in precedenza nn fosse stato spazzato via dall’Oxer lookout). Jef avverte tutti i partecipanti che sarebbe iniziata un adveture walk nella Weano Gorge fino alla Hand Rail Pool. I ns compagni di viaggio nn sembrano x niente spaventati e si vestono in costume e maglietta da veri villeggianti (io mi becco un signore che mentre mi cambiavo nel pulmino (ero in mutande) ha pensato di denudarsi mostrandomi il suo culetto da bambino…nn riuscivo a trattenere le risate e credo che se ne sia accorto :-P). Addirittura dobbiamo dare a Jef le macchine foto perché in un tratto del sentiero abbiamo dovuto camminare in una pozza in cui l’acqua ci arrivava fino alla vita. I signori e noi con loro superiamo la prova senza eccessivi problemi fino all’inizio della Hand Rail Pool. Lì Jef mette in guardia tutti visto che ora il percorso che fino a quel momento nn era stato difficilissimo, ma neanche facilissimo, passava da grado
Dopo il karijini era difficile trovare qualcosa che mi entusiasmasse in egual misura e invece questo fantastico stato, il Western Australia, mi ha donato altre emozioni incredibili. Il tratto di strada da Tom Price a Exmouth è stato bellissimo ancora una volta, con incredibili rocce che si stagliavano all’orizzonte e fiori selvatici di colori vivacissimi. È davvero impressionante trovarsi in una zona dall’aria semidesertica e con rocce in prevalenza rosse e trovare fiori selvatici che crescono in mezzo al bush. Il Western Australia è infatti famoso anche per queste wild flowers ways in cui si possono ammirare tappeti di fiori stupendi.
Exmouth rappresenta x noi l’inizio della Coral Coast e ci arriviamo con la volontà di vedere la barriera corallina più grande su una costa occidentale con precisione al Nigaloo Marine Park. Dopo una visita al faro, molto bello e che domina la costa circostante, il giorno dopo ci dirigiamo a Torquaise Bay, chiamata così evidentemente x il color turchese delle sue acque. Nel viaggio x andare là (gita di soli 65km x raggiungere la spiaggia) le mie speranza sono di vedere x una volta un mare come quello raffigurato nelle foto, magari x nn essere più preso in giro come successo alle Whitsunday Islands. Quello che appare davanti a noi è davvero impressionante e un luogo che mi ricorda molto il viaggio fatto a Santo Domingo: spiaggia bianchissima, mare turchese (migliore di quello della Repubblica dominicana), in lontananza si vedono le onde oceaniche infrangersi contro la barriera.
Essendo “inverno” l’acqua nn è propriamente caldissima ma lo spettacolo nn è affatto male: sulla costa est ho visto varietà di coralli incredibili ma da questa parte ho visto molti più pesci. Nel pomeriggio mentre la Cri e il Bent si buttavano ancora x una sessione di snorkeling in un altro punto della baia io e Vito ci dedichiamo a una classica chiacchierata da spiaggia. Dopo il ritorno dei due decidiamo di fare un salto anche noi in una zona descritta come migliore di quella della mattina. È lì che succede l’incredibile…mentre sto nuotando x raggiungere la riva scorgo una piccola tartaruga sotto di me che si muove leggiadra. Richiamo l’attenzione di Vito e decidiamo di seguirla…Un’emozione incredibile…Essere in Australia, in un mare turchese e nuotare con una tartaruga!!!!!!!!!La Cri è da quando è partita che vorrebbe vederne una e purtroppo per lei nn c’era ancora riuscita infatti prima di buttarmi mi ha chiesto di urlare se avessi visto una tartaruga e così ho fatto: ho iniziato a gridare come un ossesso TARTARUGAAAAAAAA, TARTARUGAAAAAAAA, TARTARUGAAAAAAAA e a sbracciarmi!!!I due capiscono dopo un po’ che nn si tratta di uno scherzo malefico e ci raggiungono, quindi anche x loro c’è stata la possibilità di vedere questa bellissima creatura nella wild life. Peccato che i miei sbracciamenti e urla abbiano richiamato l’attenzioni di persone in spiaggia che hanno chiamato un bagnino che prontamente si è lanciato in canoa x “salvarci”. Da buon australiano, dopo aver sentito la ns scusa, ossia di aver visto una tartaruga, ha risposto col classico “no worries!!!” :-)
Il giorno dopo ci dirigiamo a Coral Bay, cittadina costituita da una strada che dà su una spiaggia splendida x vedere ancora una volta la barriera corallina ma in un punto diverso. L’aria al mattino nn è x niente calda quindi io e la Cri ammazziamo il tempo con una bellissima passeggiata (peccato che lei si sia “stranamente” devastata l’alluce…:-P) x poi lanciarci in acqua!L’acqua è congelata ma capisco perché questa sperduta cittadina sia chiamata Coral Bay. La barriera è talmente intricata e con talmente tante varietà di corallo che i pesci nemmeno si vedono…Fortunati i ns compagni di viaggio che si sono beccati anche 5 piccole mante!!!Invidia!!!:-)
Il giorno successivo siamo a Shark Bay e più precisamente al Dolphin Resort (nn prima di aver fatto un passo alle famose stromatoliti, delle rocce viventi che hanno dato la possibilità a creature più sofisticate come l’uomo di crescere: grazie al loro contributo l’atmosfera terrestre ha visto innalzarsi la percentuale di ossigeno del 20%; siamo arrivati lì sia grazie alla Lonely che grazie al libro di Bryson che ormai è diventato la lettura più comune del ns viaggio). A Shark Bay e più precisamente a Monkey Mia c’era la possibilità di vedere i delfini vicinissimi, visto che in cerca di cibo (e per il nutrimento che i ranger danno tutte le mattine) si avvicinano tantissimo alla riva.
Quindi in pochi giorni abbiamo visto tartarughe, delfini, pellicani…Ci mancava solo la balena che, puntualmente, si è presentata al largo di una scogliera a picco che abbiamo visto durante la discesa vs Sud. Dopo varie strade panoramiche splendide
e una camminata di 8km alle gole del Kalbarri National Park
(che ti fanno apprezzare l’Australia come un paese dove puoi vedere tutti i generi di climi, compreso un deserto a pochi passi dal mare) siamo arrivati a Perth. Qui il gruppo si dividerà…Io e la Cri proseguiamo vs Melbourne mentre Vito e il Bent ricaricano le batterie e il portafoglio qua a Perth.
Per il capitolo di Perth, Nullarbor e Melbourne probabilmente dovrò scrivere dall’Italia, ormai al mio ritorno mancano purtroppo solo una ventina di giorni (il 31 Agosto sarò a casa)…